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venerdì 26 ottobre 2007

Intro degli A-Team con i personaggi di LOTR

Tratto da We Love YouTube.
Ringrazio KhA`ronT per avermi fatto notare questo video.

mercoledì 29 agosto 2007

Il Signore dei Ratti


L'attesissima parodia di Leo Ortolani e del suo personaggio, il Rat-man, dopo il successo di Star Rats. Come nel precedente esperimento, Ortolani fa questo: prende il suo personaggio e alcuni suoi comprimari, li tira fuori dal loro contesto abituale e li inserisce in una situazione completamente diversa e spesso già ben nota al pubblico, come l'universo di Guerre Stellari o la Terra di Mezzo. Ecco quindi che Rat-man prende il posto di Frodo, Brakko quello di Aragorn e Boromir, Cinzia quello di Legolas e così via. Certi personaggi sono nuovi, come il mago che ha preso il posto di Gandalf e il nano da giardino; inoltre abbiamo anche un cameo di Giuda e Aldo, i personaggi di Venerdì 13.

Natualmente il risultato è esilarante: una bella rielaborazione del Signore degli Anelli in stile Ortolani e una bellissima copertina colorata da Lorenzo Ortolani. Da non perdere assolutamente, che siate o no dei lettori più o meno abituali di Rat-Man.

Il sito ufficiale di Rat-man: http://www.imd.it/rat-man/.
(tratto da Il Signore dei Tranelli World)

Il Signore dei Porcelli


Un anello per domarli, un anello per trovarli, un anello per condirli e nel sugo cucinarli: si tratta a tutti gli effetti la prima parodia italiana dell'epica avventura di Frodo, solo che al posto del giovane hobbit abbiamo qui come protagonista un paffuto cinghiale dalle zanne color turchese, il cui nome è Zannablù. Questo personaggio è stato creato qualche tempo fa dalla coppia di fumettisti Barbara Barbieri e Stefano Bonfanti, noti anche come Dentiblù. Prima dell'opera in questione avevano già pubblicato 4 albi con protagonista Zannablù, e arrivati alla quinta avventura hanno pensato di seguire l'onda e creare questa divertente e gustosissima parodia de Il Signore degli Anelli, uscita in fumetteria insieme ad un altro libro sempre con protagonista Zannablù, cioè Harry Porker.

Ne Il Signore dei Porcelli vedremo Zannablù affiancato da Gandolfo, un mago che lo guida in giro per la Terra di un Quarto, popolata quasi esclusivamente da suini, per distruggere l'anello gettandolo nel monte Fatto ("quello che fuma più di tutti"). La trama si muove abbastanza liberamente rispetto all'originale, e nel far questo gli autori hanno dimostrato una certa abilità, dato che travasare una mastodontica trilogia di 1250 pagine (e 9 ore di pellicola cinematografica) è, citando una similitudine usata dagli stessi Dentiblù, come far entrare quattro elefanti in una Cinquecento.
(tratto da Il Signore dei Tranelli World)

Il Signore dei Tranelli: I due Torroni

In concomitanza con l'arrivo al cinema in Italia de Il Ritorno del Re è uscito in edicola uno speciale della rivista Ciak, intitolato Dietro le quinte dei grandi film: tutti i segreti dell'Anello. Si tratta di un volumetto ovviamente dedicato alla trilogia di Peter Jackson, e al suo interno, tra i vari servizi, ci siamo imbattuti in alcune pagine a fumetti realizzate dalla rivista di satira inglese Mad che prendevano in giro il secondo film della serie, Le Due Torri. Il titolo è Il Signore dei Tranelli: I Due Torroni (Bored of the Rings: The Two Hours), e oltre al titolo anche i nomi di tutti i personaggi (tranne Gollum, che qui si chiama Goulash) sono tratti dalla parodia dell'Harvard Lampoon, ma la presa in giro è indirizzata al film: vediamo così caricaturati gli attori, e ogni vignetta della storia prende in giro i punti deboli del film, tra cui gli occhi perennemente sgranati di Frodo, l'inverosimiglianza e la contradditorietà di certe scene, le caratteristiche di alcuni attori e la commercializzazione del prodotto cinematografico (a un certo punto della storia i protagonisti consultano una mappa che in realtà è una tovaglietta commemorativa di McDonalds).
(tratto da Il Signore dei Tranelli World)

Lo Scrobbit

Sei nani irascibili, due nane molto sexy ed uno stregone sospettato di collusioni con ambienti mafiosi delle Antiche Terre partono assieme allo scrobbit Cribbio Jogging per una avventura grottesca ed irreale, piena di sesso droga e rock'n'roll, per sconfiggere il drago Grog.

Lo Scrobbit di Joey luke Bandini (2004, Edizioni Clandestine, pag. 140 — euro 9,00 — ISBN 88-87899-83-5)
Cribbio era uno di quei cosi... tipo un omino; ma di meno. Però in proporzione per certe cose anche di più. Bassotto; tracagnotto... non è mica facile da spiegare. Se ne aveste almeno mai visto uno... ecco, tipo gnomi; ma più alti e con espressioni del viso molto meno stupide. Possibile che non abbiate mai sentito parlare degli scrobbit? Magari anche col nome che gli danno gli orchi: le mezzeseghe dai piedi pelosi.
Solo vagamente? Beh meglio che niente. Ricominciamo. Cribbio era uno scrobbit, ed in quanto tale, viveva nella sua casetta mangiando bevendo e grattandosi la pancia. Oltre a queste virtuose attività, il signor Jogging (poiché questo era il suo cognome) era un tabagista acrobatico, e la sua specialità era quella di stravaccarsi, davanti al camino o sulla soglia di casa a seconda della stagione, e fumare la pipa per sbuffare nuvolette di fumo con le forme di animali o scrobbittesse nude con grossi seni ed in pose provocanti.
Insomma, Cribbio, come tutti quelli della sua razza, non aveva certo una vita movimentata. Finché un giorno, non gli piovve in casa quel simpaticone di Gandalfano, che tutti rispettosamente chiamavano Don Gandalfano. Don Gandalfano era una specie di stregone (o presunto tale, come dicevano le malelingue) che aveva la straordinaria capacità di coinvolgere le persone nelle più disparate e strampalate avventure. Egli veniva dalla parte più meridionale delle antiche terre: l'isola di Zagara. Era un uomo alto, con il fisico asciutto e la carnagione olivastra tipica degli abitanti di quei luoghi che hanno sempre goduto di un occhio di riguardo da parte del sole. Le sue sopracciglia erano bianche e folte. La barba canuta gli arrivava fin sotto la cintura nera che rappresentava il grado di maestria che aveva raggiunto nell'arte della stregoneria.
Calzava sandali di cuoio e vestiva con una semplicissima tunica bianca sotto la quale si mormorava che non portasse mutande. Il suo copricapo contrastava un po' con la morigeratezza del resto dell'abbigliamento; era infatti un vezzoso cono appuntito di colore azzurro cielo con ricamate tante piccole stelline dorate. A chi osava canzonarlo per quel cappuccio, Don Gandalfano rispondeva che ci si era affezionato perché lo aveva ricevuto in dono in gioventù da un suo amico della Vallona; un certo Don Merlino, che pare godesse di molta stima nell'ambiente dei maghi. I pochi che continuavano a trovare ridicolo il cappello venivano trasformati in rospi o salamandre.
Nonostante la non più giovane età, Don Gandalfano era ancora un uomo molto in gamba, vitale e vigoroso. Era particolarmente dotato in quanto a punti ferita, destrezza ed intelligenza; e soprattutto non dava quasi alcun segno di rincoglionimento senile. Questo, secondo i gerontologi, era dovuto alla particolare alimentazione degli uomini dell'isola di Zagara, che fin dalla più tenera età mangiavano cibi sostanziosi: pasta colle sarde, pisci spata, spicole, cassata, polipo e tante altre prelibatezze; e soprattutto accompagnavano i loro pasti con un misterioso nettare di giovinezza che chiamavano zibibbo. Bene. Ora che sapete chi sono Cribbio e Don Gandalfano; penso sia opportuno continuare con questa nostra storia, che se altrimenti andasse avanti per capitoli e capitoli solo facendo le presentazioni dei personaggi, potrebbe rivelarsi un po' noiosella.
Avevamo lasciato Cribbio intento a farsi gli affari suoi, e lì lo ritroviamo, poiché data la loro indole, gli scrobbit sono sempre stati gente poco propensa a darsi da fare. Proprio come voi, che invece di dedicarvi a qualche attività costruttiva perdete il vostro tempo con questo insulso racconto fantasy. Beh. Smettiamola di divagare che poi perdo il filo del discorso. Cribbio era stravaccato sulla soglia di casa sua con la pipa in bocca intento ad allenarsi per i campionati interregionali di tabagismo acrobatico.
Si era iscritto alla specialità "nuvolette" ed intendeva partecipare alla sezione di arte figurativa con una nuvoletta che stava ancora cercando di perfezionare e che aveva intitolato "orgetta di nani con principessina" I segreti più importanti dell'arte di fare nuvolette di fumo erano principalmente tre. Tanto per cominciare il tabacco doveva essere arricchito da una consistente gocciolatura di pece nera per ottenere un fumo della giusta densità. Poi bisognava avere il controllo assoluto della propria respirazione ed affidarla completamente al naso come fanno i suonatori di didjeridoo, per potere lasciare la bocca libera di stantuffare il fumo in maniera continua, aspirandolo dalla pipa e sbuffandolo velocemente fuori.
La muscolatura delle labbra aveva un ruolo fondamentale nella creazione delle forme vere e proprie, poiché ciascun soffio doveva essere dosato con abile maestria e suprema concentrazione. A chi volesse notizie più dettagliate sull'argomento consiglio la lettura del celeberrimo volumetto "Lo Zen e l'arte di dare forme alle nuvolette di fumo". Il signor Jogging era così assorto ed indaffarato, che non si accorse neppure dell'arrivo dello scocciatore. Don Gandalfano, abbracciato a due sconosciute di razza nana, delle quali posso anticipare solamente che si trattava di due gran belle gnocche, si fermò a pochi passi dall'atleta che si stava allenando, e decise di annunciare la sua presenza con una piccola stregoneria. Prese la sua pipa; la caricò con tabacco magico; la accese e cominciò anche lui a fare la sua bella nuvoletta. Il fumo assunse subito le sembianze di un ciucotauro. Per chi non ne avesse mai sentito parlare neppure nel fantasy più estremo, sarà opportuno che io ne dia una breve descrizione.
I ciucotauri erano organismi geneticamente modificati creati dal cattivo ed oscuro malvagio signore delle terre perdute. Si trattava di esseri bipedi setolosi con la testa da toro ed una appendice inguinale smisurata, palesemente eredità genomica di una antica razza di asini giganti, ormai estinti, che un tempo abitavano le antiche terre. Questi mostriciattoli erano quindi schierati dalla parte dei cattivi. Erano dotati di parecchi punti-ferita e la loro arma vulnerante era costituita dalla vistosa appendice che sapevano usare con maestria in tanti modi diversi. Il ciucotauro di Don Gandalfano corse verso la creazione di Cribbio con l'arma fieramente brandita davanti a sé. Tutti i soffici nani di fumo scapparono terrorizzati, tranne uno che rimase incastrato nella parte posteriore della nuvoletta che rappresentava la principessina, la quale, sembrava colta da uno strano fenomeno, a metà tra lo svenimento e l'epilessia. IL signor Jogging aveva la faccia di colui che non aveva gradito particolarmente lo scherzo.
Ciononostante accolse Don Gandalfano con una frase di circostanza tipo "benvenuto" o "qual buon vento", trattenendo per sé tutti gli appellativi che gli vennero in mente riguardo allo stregone stesso ed alla di lui genitrice.
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martedì 28 agosto 2007

Lo Sghorbit


Visto il successo commerciale dei film su Il Signore degli Anelli e il conseguente successo editoriale di tutte le opere riguardanti Tolkien, parodie comprese (Il Signore dei Tranelli in testa), qualcuno ha ben pensato di approfittare fino in fondo dell’occasione, commissionando ad un noto (più all’estero che in Italia, a dir la verità) scrittore di fantascienza un’altra parodia “Tolkieniana” dell’altro capolavoro (e opera prima) di Tolkien, Lo Hobbit. Il risultato è The Soddit (in italiano Lo Sghorbit), finito nel 2003 e uscito nel nostro paese nel Gennaio 2004. Ma si tratta di un semplice prequel di Bored of the Rings o di qualcosa di più complesso?

Trama:
Dildo è uno Sghorbit dalla vita agiata (se non si considerano i piedi, naturalmente). Un bel giorno la sua tranquilla esistenza viene turbata dall’arrivo improvviso del mago Gondolf, accompagnato da un gruppo di nani barbuti e bizzarri, che irrompe a casa sua per trascinarlo in un’incredibile avventura. Il loro piano è di impossessarsi di un favoloso tesoro sorvegliato da un drago, il fumoso Snob, purtroppo piuttosto fastidioso... Nel corso delle sue smeriglianti e intrepide avventure Dildo troverà persino un oggetto che tutti desiderano per il suo immenso potere, un vero e proprio tesssoro, ma questo non c’entra niente...

Lo Sghorbit di A.R.R.R. Roberts (2004, Fanucci Editore, pag. 256 — euro 12,50 — ISBN 88-347-0984-5)

Il ritorno del Signore dei Tranelli


Sarebbe bello leggere un seguito del Signore degli Anelli e sapere cosa succede ad Aragorn e compagni; purtroppo tutto ciò che sappiamo in merito è limitato alle appendici che scrisse J.R.R. Tolkien.

In compenso per i fan della parodia il seguito esiste. Il Collettivo Autonomo Rumente ha tradotto per Fanucci Il Signore dei Tranelli e Lo Sghorbit. Ora ha ideato e scritto Il ritorno del Signore dei Tranelli, opera inedita e dissacrante. Una nuova avventura per Brodo, Granpuzzo, Gondolf e i loro improbabili compagni.

Ecco la quarta di copertina del volume:
Gli "eroi" della Compagnia dei Tranelli, reduci dalla fusione dell'Anello nelle viscere del Monte Fato, tornano alle loro terre natie e si dedicano alla loro vita normale: for­nicare, ubriacarsi, pensar male... Ma intanto la Terra intera è scossa dalla comparsa di un terri­bile e laido personaggio, il cui arrivo è preannunciato da segni altrettanto terribili e laidi. Riusciranno i nostri eroi a salva­re il pianeta e a tornare a trastul­larsi nel loro villaggio?

Il ritorno del Signore dei Tranelli di Collettivo Autonomo Rumente (2005, Fanucci Editore, pag. 268 — euro 12,50 — ISBN 88-247-1077-0)

ll Signore dei Tranelli


Il Signore dei Tranelli è una parodia del romanzo Il Signore degli Anelli di J.R.R. Tolkien, scritta nel 1968 da Henry N. Beard e da Douglas C. Kenney, membri dell'Harvard Lampoon e fra i fondatori del National Lampoon, pubblicata l'anno successivo.

L'esilarante parodia fu autorizzata dallo stesso Tolkien, che in seguito confessò di non capire il loro umorismo. La commedia è una sottile presa in giro di tutto ciò che riguarda il mondo creato da Tolkien: gli Hobbit che diventano "Sghorbit", la terra di Tramezzo, elfi, nani e altre bizzarre e ambigue creature, quali Pollum o il balengo Aragost.

Trama:
Brodo è un piccolo eroe peloso e pavido. Spinto (o forse costretto...) dal mago Gondolf, ha deciso di imbarcarsi in un'avventurosa missione per liberare la Terra di Tramezzo dalle forze del male comandate dal mago Saluman e dall'irascibile Salmon. Ad aiutarlo nell'impresa ci saranno il fedele amico Spam, il nobile Re Aragost, l'elfo Lerciolas, il fidato Borotalc e il nano Girmi. Pellicani bombardieri, lascive fanciulle elfe, pericolose piante che baciano sino alla morte gli incauti viandanti completano questa forsennata e irriverente parodia.

Il Signore dei Tranelli di The Harvard Lampoon (2002, Fanucci Editore, pag. 215 — euro 11,00 — ISBN 88-347-0890-3)

sabato 7 aprile 2007

Il Signore degli Anelli ne "I Simpsons"

Bart e Lisa combattono contro gli "UPS" (in inglese)

Il Signore degli Anelli ne "I Griffin"

Ringrazio KhA`ronT per avermi fatto notare questi video.

Sauron perde "la lente a contatto"


"Gandalf" contro il "Balrog" (in inglese)


Quagmire è Aragorn