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lunedì 25 ottobre 2010

La Nuova Zelanda si mobilita per Lo Hobbit!

I delegati della Warner Bros. si trovano in Nuova Zelanda per definire se ci sono garanzie di stabilità (dal punto di vista delle leggi del lavoro, che sono quelle contro le quali un gruppo di attori neozelandesi si è appellato invocando un boicottaggio che ha minacciato proprio le riprese de Lo Hobbit) ed, eventualmente, spostare la produzione altrove.

A cercare di convincere i delegati Warner a trattenere le riprese in Nuova Zelanda non ci saranno soltanto Peter Jackson, i produttori de Lo Hobbit e il primo ministro John Key, ma anche tutta la popolazione. Sono state organizzate manifestazioni e raduni (gli "Hobbit Rally") in cinque città del Paese, per dimostrare alla Warner che il paese è il luogo migliore per girare i film.

Qui sotto potete vedere un filmato virale mandato in onda in TV e online.


(Fonte: BadTaste.it, Hobbit Film, TheOneRing, New Zealand Herald)

venerdì 22 ottobre 2010

Tantissime nuove dichiarazioni sul boicottaggio de Lo Hobbit

La giornata di oggi, in Nuova Zelanda, è stata dedicata principalmente alle dichiarazioni. Come riporta Hobbit Film il materiale uscito nelle ultime ore è veramente tanto.

Invito chiunque a leggere questo articolo.

mercoledì 20 ottobre 2010

Boicottaggio de Lo Hobbit: parla Peter Jackson

Parlando durante una riunione, la portavoce della CTU Helen Kelly ha speso parole molto dure nei confronti della situazione e, soprattutto, di Peter Jackson:

Il vero problema alla base dello spostamento è che altri paesi stanno offrendo sgravi fiscali. La Warner Bros. farà più danni possibili per ottenere quello che vuole. La Nuova Zelanda può competere nel campo cinematografico se il sistema fiscale funzionasse. Dobbiamo avere le condizioni fiscali adeguate, per competere. (…)
Peter Jackson è un moccioso viziato (!), e so che dire questo in Nuova Zelanda è sacrilego. Ha organizzato un incontro la notte scorso con il Weta Workshop, e ha dato informazioni false a quei tecnici. Sono stati strumentalizzati. Ha condiviso con loro informazioni che aveva il divieto di condividere (…) Sarà colpa della Three Foot Seven se il film andrà via dal paese.

La risposta di Peter Jackson non si è fatta attendere. Potete leggerla su Hobbit Film.

Protesta per il boicottaggio de Lo Hobbit

I tecnici cinematografici neozelandesi marciano contro il boicottaggio de Lo Hobbit

Il boicottaggio de Lo Hobbit da parte della New Zealand Actor’s Equity e dei principali sindacati degli attori internazionali potrebbe aver già avuto le conseguenze peggiori: un lettore di TheOneRing.net sostiene che la decisione di spostare le riprese del kolossal fuori dalla Nuova Zelanda potrebbe già essere stata presa.


Lo Hobbit ha finalmente ricevuto il via libera, ciò significa che la Warner Bros. e la MGM ora dovranno iniziare a pianificare le location dove girare il film, in vista dell’inizio della produzione a febbraio 2011. La Warner Bros. sta valutando da settimane la possibilità di spostare le riprese in altri paesi (come Europa e ironicamente – ma neanche tanto – Australia), che permetterebbe un taglio notevole dei costi visto che, da quando venne girato Il Signore degli Anelli, i costi in Nuova Zelanda sono comunque cresciuti (la produzione dei film costerà circa 700 milioni di dollari neozelandesi, ovvero 500 milioni di dollari americani). L’imminente decisione sta preoccupando moltissimo i lavoratori dell’industria cinematografica neozelandese, che in realtà supportano in blocco la produzione di Peter Jackson e sono contro la contrattazione collettiva per gli attori (di fatto, vietata dalla legge nel paese).

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venerdì 15 ottobre 2010

Un paio di settimane per Lo Hobbit

Come riporta BadTaste.it, secondo un portavoce di Peter Jackson, entro due settimane sapremo dove verrà girato il film.

Il portavoce del regista ha detto infatti al New Zealand Herald che "la Warner Bros. sta producendo numerosi modelli finanziari sui costi di girare il film di una serie di Paesi, nel giro di una o due settimane ci aspettiamo la decisione definitiva".

Nel frattempo, l'unione degli attori (Actor's Equity) e i rappresentanti dei produttori (SPADA) si sono incontrati - con la mediazione del Ministro dello Sviluppo dell'Economia neozelandese - e hanno deciso di lavorare assieme per migliorare le condizioni contrattuali degli attori nel paese. Questo significa che la discussione è pronta a spostarsi dal piano dei singoli (una unione degli attori contro un film) a quello legislativo, come è giusto che sia. Il boicottaggio non è stato ancora ritirato, ma ci si aspetta che nel giro di qualche giorno arrivino dichiarazioni costruttive in tal senso.

martedì 28 settembre 2010

Boicottaggio de Lo Hobbit: attori e studios si schierano

Oggi è il giorno delle dichiarazioni ufficiali degli studios coinvolti – ma anche dello schierarsi di personalità di spicco del cinema neozelandese o di attori della Trilogia de Il Signore degli Anelli.

Tutta la notizia con la descrizione delle varie dichiarazioni è raggiungibile clickando qui.

lunedì 27 settembre 2010

Lettera di Peter Jackson contro la minaccia di boicottaggio de Lo Hobbit

Peter Jackson è uscito dal suo tipico isolamento mediatico e – cosa assai rara per il regista e produttore Neozelandese, nominato Sir dalla Regina d’Inghilterra – ha deciso di rilasciare una dichiarazione spontanea legata all’invito dell’IFA (che rappresenta i maggiori gruppi sindacali degli attori nel mondo) ai propri membri di boicottare Lo Hobbit finché i produttori neozelandesi non si decideranno a trattare i contratti con gli attori neozelandesi seguendo un’unica contrattazione (e, di fatto, facendoli aderire all’Unione).

Nel comunicato, Jackson sottolinea che questo è illegale per la legge neozelandese, che “proibisce trattative collettive con organizzazioni lavorative che rappresentano gli attori, i quali sono considerati indipendenti. Il NZ Commerce Act sostiene che sarebbe fuorilegge affiancare l’Unione Australiana in questa attività“.

Continua a leggere clickando qui.

domenica 26 settembre 2010

L'IFA invita gli attori a boicottare Lo Hobbit

I sette principali gruppi che rappresentano gli attori hanno invitato i loro membri a non lavorare a Lo Hobbit, a causa del rifiuto da parte dei produttori del film di firmare un accordo riguardo ai diritti degli attori neozelandesi, che non fanno ancora parte dell’Unione.

Il sito del sindacato americano degli attori riporta quanto segue:

I membri della Canadian Actors Equity, US Actors Equity, della Screen Actors Guild, UK Actors Equity, della American Federation of Television and Radio Artists, della Media, Entertainment & Arts Alliance (Australia) e della Alliance of Canadian Cinema, Television and Radio Artists sono invitati a non accettare proposte di lavoro per questa produzione realizzata all’esterno dell’Unione degli Attori. Se verrete contattati dalla produzione per lavorare allo Hobbit, vi preghiamo di segnalarcelo immediatamente.

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