giovedì 31 gennaio 2008

Lo Hobbit è di Guillermo Del Toro

In attesa di un annuncio ufficiale della produzione, sembra proprio che lo Hobbit abbia trovato il suo regista

L'annuncio è arrivato ieri dal sito theonering.net, punto fermo per gli appassionati di Tolkien e famoso per i suoi contatti diretti e ufficiali con Peter Jackson e buona parte delle persone coinvolte nella produzione del Signore degli Anelli.

Anzi, di primo acchito sembrava che la direzione di Guillermo Del Toro fosse cosa fatta. La notizia era arrivata da un video presente su YouTube in cui si vede lo stesso Del Toro alla presentazione parigina del film The Orphanage. Durante l'incontro con il pubblico, il traduttore ha annunciato, accanto a un Del Toro dall'aria rilassata e sorridente, che il prossimo impegno del regista sarà la direzione del Lo Hobbit.

Theonering ha immediatamente riportato la notizia facendo notare, con la serietà che lo contraddistingue, la mancanza di conferme ufficiali e l'intenzione di volerne sapere di più. E infatti, nel giro di qualche ora il sito aveva maggiori informazioni. Una fonte interna alla produzione avrebbe confermato il regista messicano alla guida del Lo Hobbit "al 99%", specificando che l'1% mancante dipenderebbe dallo sciopero degli sceneggiatori in corso negli Stati Uniti.

Secondo la stessa fonte, la New Line Cinema sarebbe ansiosa di poter ufficializzare la cosa, ma si riserva di farlo solo dopo la conclusione dello sciopero perché se questo dovesse continuare ancora a lungo potrebbe influire sui programmi di lavoro di molti degli interessati. Per la stessa ragione sembra che al momento non sia ancora stato firmato alcun contratto, anche se gli accordi tra le parti sono in fase molto avanzata. Ancora, theonering riporta che Del Toro e tutte le persone già coinvolte negli accordi sono molto contenti e ansiosi di potersi mettere al lavoro.

Anche Sam Raimi era in predicato di ottenere la direzione del Lo Hobbit, ma già da qualche settimana sembrava che la New Line puntasse verso il regista messicano. In poche parole, la casa di produzione voleva qualcuno dotato di visione e carattere, ma che mostrasse di poter lavorare insieme a Peter Jackson, il quale ha sempre detto di voler essere attivamente coinvolto nella produzione. Inoltre, Del Toro ha alle spalle Il Labirinto del Fauno, in cui ha saputo fondere horror e fantastico, cosa particolarmente importante per Jackson, che tempo fa aveva dichiarato di non voler vedere Lo Hobbit trattato come una favoletta da bambini.

Fonte: FantasyMagazine.it

mercoledì 30 gennaio 2008

Del Toro e lo Hobbit: ecco il video

Come detto 2 giorni fa in questo articolo Guillermo del Toro è in trattative con la New Line per dirigere Lo Hobbit e il sequel.

TheOneRing.net inoltre sostiene che il contratto non sarebbe stato ancora firmato, ma questo non significa che le trattative non siano ancora concluse, anzi: il problema è che con lo sciopero degli sceneggiatori in corso, ogni nuovo progetto di Hollywood rimane in stallo, e quindi prima di firmare contratti si va coi piedi di piombo. E' quindi ufficiale: Del Toro girerà i due film, il contratto verrà firmato alla fine dello sciopero degli sceneggiatori e solo allora avremo un annuncio da parte della produzione.

Nel filmato sottostante, girato alla presentazione francese di The Orphanage, film prodotto da Del Toro che sta ricevendo ottime critiche, si può chiaramente sentire la frase "Oggi è nostro piacere annunciarvi qualcosa che tutti noi speravamo: Guillermo dirigerà Lo Hobbit!". La parte importante la trovate al secondo 40:



A questo punto possiamo iniziare a speculare sul casting, in attesa che lo sciopero finisca. C'è chi è sicurissimo che Bilbo verrà interpretato da Martin Freeman (ha fatto un casting per interpretare il killer in Amabili Resti, ma Jackson gli ha detto che sembrava troppo simpatico per essere un assassino e i due hanno finito per parlare... dello Hobbit!), ma al momento le ipotesi sono pressoché infinite. Speriamo di sapere presto anche chi scriverà i film, sebbene sia praticamente certo che Jackson (che ha il totale controllo creativo sulle due pellicole) pretenderà alla sceneggiatura le sue due storiche collaboratrici Philippa Boyens e Fran Walsh (magari scrivendo il film assieme a loro).

Fonte: BadTaste.it

lunedì 28 gennaio 2008

Guillermo del Toro in trattative per Lo Hobbit!

E' ufficiale: Guillermo del Toro, il regista che molti fan hanno indicato come quello più indicato a dirigere Lo Hobbit nel caso Peter Jackson non potesse, è in trattative con la New Line per girare il film - su completa supervisione di Jackson.

A darne notizia è l'Hollywood Reporter, che segnala come il regista - nel caso le trattative vadano a buon fine (ma difficilmente, ora che è stato annunciato in maniera ufficiale, si risolveranno in un nulla di fatto) - girerà i due film in maniera consequenziale: al termine delle riprese dello Hobbit inizieranno quelle del sequel, ancora senza titolo.

Il film viene indicato come uno degli adattamenti cinematografici più attesi degli ultimi dieci anni, e la scelta del regista è veramente delicata, per cui il processo non potrebbe essersi già concluso. Tuttavia Del Toro è uno dei pochi registi che hanno tutte le carte in regola per girare il film: ha una conoscenza profonda per il romanzo, un grande talento nel genere Fantasy (ma non solo) e sa molto bene cosa significa avere a che fare con uno stuolo di fan e appassionati verso i quali prestare rispetto. Del Toro ha nel suo curriculum successi come Il Labirinto del Fauno, nominato all'Oscar, i due episodi di Hellboy (il secondo uscirà quest'anno), Blade 2 (che ha diretto per la New Line) e La Spina del Diavolo.

Inoltre, ha già avuto rapporti con Peter Jackson: era infatti la prima scelta per dirigere Halo, ma i due avevano divergenze creative (le stesse divergenze che potrebbero far naufragare le trattative per Lo Hobbit).

L'Hollywood Reporter spiega che per la New Line realizzare Lo Hobbit è diventato una priorità visto il successo del Signore degli Anelli e la successiva sequenza di flop prodotti dallo studio negli anni seguenti. Jackson ha sempre voluto adattare Lo Hobbit, ma come sapete ha avuto problemi legali con lo studio per quanto riguarda le partecipazioni ai profitti della Trilogia. A causa di questa diatriba il progetto rimase in sospeso: nè la New Line né la MGM (che dividono i diritti di distribuzione) volevano rischiare di realizzare il film senza la partecipazione del regista che aveva appassionato milioni di persone.

A dicembre la situazione è stata risolta, grazie al lavoro di mediazione del CEO della MGM Harry Sloan, ma Jackson - impegnato nelle riprese prima di Amabili Resti e poi di Tintin, ha dichiarato di non potersi prendere la responsabilità di scrivere e dirigere i film, scegliendo di rimanere come produttore esecutivo con il dovere di approvazione per le scelte creative dei due film che sarebbero stati realizzati.

A causa dello sciopero nessuno sceneggiatore è stato ancora assunto, ma appena si concluderà il processo prenderà il via alla massima velocità possibile. Del Toro e Jackson avranno la supervisione della sceneggiatura, che potrebbe essere affidata alle due storiche collaboratrici di Jackson: Fran Walsh e Philippa Boyens.

Il budget per i film è già stato assegnato: 150 milioni per film (il budget complessivo, 300 milioni, è lo stesso dell'intera trilogia del Signore degli Anelli, e si conferma decisamente basso per gli standard, oggi come allora). Le riprese dei film inizieranno nella prima metà del 2009 per una release nel 2010 e nel 2011.

Fonte: BadTaste.it

domenica 27 gennaio 2008

Conclutosi il 1° sondaggio

Si è concluso oggi il 1° sondaggio del blog (vedi i dettagli cliccando qui).

Ecco i risultati dei primi 3 posti:

1) Legolas : 27%
2) Aragorn : 20%
3) Gandalf : 17%

Via via gli altri...

giovedì 24 gennaio 2008

La Warner si impossesserà dello Hobbit?

La New Line Cinema potrebbe presto confluire definitivamente nella Warner Bros. Al momentolo studio è una controllata di Time Warner, ma quest'anno i contratti dei suoi presidenti, ovvero Bob Shaye e Michael Lynne, scadranno e si susseguono voci incontrollate sulla loro possibile non riconferma da parte degli azionisti dello studio.

Nikki Finke ha anticipato sul suo blog che proprio in questi giorni i due sarebbero in trattative con gli azionisti Warner, i quali starebbero comunicando loro in un modo o nell'altro che presto dovranno fare le valige. Tali comunicazioni riguardano anche il destino stesso della New Line Cinema, che da controllata potrebbe confluire direttamente nella Warner, così come accaduto tempo fa con alcune controllate della Walt Disney Pictures in contemporanea con lo scioglimento formale della Buena Vista.

Confluendo nella Warner Bros. la New Line risolverebbe i propri problemi finanziari, ma lo studio ovviamente dovrebbe condividere direttamente i franchise di suo possesso, compresi Queste Oscure Materie e Lo Hobbit.

Al momento tuttavia sembra presto per parlare sia di licenziamento che di cessione: TheOneRing infatti ha ricevuto comunicazione da un portavoce della New Line che queste speculazioni sono false e che al momento non c'è nulla di certo.
Accade raramente che Nikki Finke si sbagli, tuttavia potrebbe darsi che le notizie del licenziamento siano vere (anzi, è praticamente scontato che Shaye e Lynne se ne vadano) ma non quelle sul destino della New Line.

Ma cosa succederebbe se la Warner prendesse possesso di un progetto come Lo Hobbit? Il film sarebbe prodotto e distribuito da due giganti in competizione: la Sony e la Warner, appunto. Gli interessi in gioco sarebbero molto alti, ma non è detto che questo vada a discapito del film stesso. Anzi: a livelli di distribuzione la Warner ha un'esperienza diversa dalla New Line (e più diretta, avendo molti distaccamenti diretti internazionali, come la Warner Italia) e questo potrebbe essere vantaggioso. Anche per il budget potrebbero esserci maggiori stanziamenti, l'unico problema è il ruolo di Peter Jackson, che era molto legato alla New Line e che potrebbe sentirsi poco a suo agio nella nuova situazione se lo studio confluisse nella compagnia.

Fonte: BadTaste.it

martedì 22 gennaio 2008

Chiude l'esperienza cartacea della rivista della Terra di Mezzo: Endòre

E’ disponibile da ormai qualche settimana il numero 10 di Endòre, La Rivista della Terra di Mezzo, ma potrebbe essere una buona occasione per leggere quello che si preannuncia essere l’ultimo numero cartaceo della rivista che da 15 anni gli appassionati tolkieniani hanno imparato a conoscere.

Il direttore responsabile Franco Manni, esprime nel suo editoriale il desiderio di proseguire l’avventura di Endore online e di chiudere la stagione cartacea per il sovrapporsi di altri impegni.

Per avere la rivista versare 8 euro sul conto corrente postale numero 13820238 intestato a Franco Manni, Via San Rocchino 163, 25123 Brescia, scrivendo sulla causale del versamento “una copia di Endòre numero dieci”.
Fonte: FantasyMagazine.it

sabato 19 gennaio 2008

Il Kalevala a Roma (oggi)

Presentazione a cura ArsT al caffé letterario Aquisgrana.
Sito ufficiale: www.aquisgrana.org/

giovedì 17 gennaio 2008

Versione Alto-elfica dell'Apocalisse di San Giovanni

Da Ardalambion è possibile scaricare documenti e trovare informazioni su tutte le lingue di Arda, il mondo immaginario di J.R.R. Tolkien.

Di particolare rilievo ora si può scaricare una traduzione Neo-Quenya dell'intera Apocalisse di San Giovanni.

n.b.: l'Apocalisse di Giovanni, comunemente conosciuta come Apocalisse o Rivelazione o Libro della Rivelazione (da Αποκάλυψις, apokalupsis, termine greco che significa "rivelazione"), è l'ultimo libro ed il solo profetico del Nuovo Testamento. Leggi il resto su Wikipedia.

Prime edizioni assolute in vendita su eBay

Eldamar fa notare alcune "prime edizioni assolute in vendita su eBay", da parte di un signore di Londra.

Vengono segnalati questi oggetti:
- una copia in ottime condizioni (delle sole 1500 esistenti) della prima edizione assoluta di The Hobbit (1937);
- la prima edizione assoluta di The Lord of the Rings (1954/1955, tre volumi);
- una copia in volume unico dello stesso titolo (1972) firmata dall’autore e accompagnata da una lettera scritta di suo pugno.

I costi degli oggetti, come potete notare, sono molto elevati.

martedì 15 gennaio 2008

1° sondaggio: vota il tuo personaggio preferito...

Da oggi è disponibile il primo sondaggio

Della Compagnia dell'Anello chi preferite?

Potete votare quì di lato e potete scegliere tra i 9 della compagnia:
Aragorn
Figlio di Arathorn e Gilraen, Aragorn è discendente di Isildur (trentanovesimo in linea diretta) e per questo legittimo erede al trono di Gondor. Dopo la morte del padre, viene portato a Imladris e accolto come figlio da Elrond. Raggiunta la maggiore età e divenuto amico di Gandalf parte per le Terre Selvagge. Tornato a Gran Burrone, appena ventenne, Elrond gli svela la sua identità e gli consegna l'anello di Barahir e i frammenti della spada di Elendil*, padre di Isildur.
Aragorn si distingue in varie battaglie contro i servi di Sauron durante gli anni successivi. Combatte al fianco dei cavalieri di Rohan, milita nell'esercito di Gondor e guida la spedizione contro i pirati di Umbar. A Gran Burrone conosce Arwen, figlia di Elrond, e se ne innamora. Ma la sua indole raminga lo spinge a rimettersi in cammino per sorvegliare e proteggere i confini della Contea.
A Brea, nella Locanda del Puledro Impennato, incontra Sam, Merry, Pippin e Frodo, il portatore dell'Anello, e li scorta alla Casa di Elrond. Qui si unisce alla Compagnia incaricata dal Consiglio di accompagnare Frodo al Monte Fato, il luogo in cui Sauron forgiò l'Anello del Potere. Combatte al fianco di Re Théoden nella vittoriosa battaglia del Fosso di Helm e comanda gli eserciti degli uomini nella lotta finale contro Sauron.
Boromir
Figlio prediletto di Denethor, sovrintendente di Gondor, Bormoir è un guerriero forte e temerario. Partecipa al Consiglio di Elrond in veste di ambasciatore di Gondor ed erede alla sovrintendenza del Regno. Durante il conciliabolo propone di usare l'Anello contro Sauron, suscitando le reazioni di Aragorn, Legolas e Gandalf, favorevoli invece alla distruzione dell'Unico. Si unisce alla Compagnia dell'Anello più per salvaguardare il coraggio e l'onore di Gondor che per reale convinzione.
Accecato dal desiderio di impossessarsi dell'Anello, cerca di sottrarlo a Frodo, ma poi si accorge dell'errore e si pente. Muore in battaglia, combattendo gloriosamente, da solo, contro una banda di Orchi per difendere Merry e Pipino.
Frodo Baggins
Figlio di Drogo Baggins e di Primula Brandibuck, cugino/nipote di Bilbo Baggins, è il Portatore dell’Anello. Protagonista dell’epico viaggio che determina le sorti della Terra di Mezzo, dapprima insieme agli altri 8 della Compagnia, poi con il suo fedele amico Sam Gamgee e Gollum/Smeagol.
Rischia più volte di soccombere alla volontà malvagia dell’Anello, ma Sam è sempre lì a riportarlo sulla retta via. E quando il suo compagno non può nulla, è il destino a salvare le sorti della Terra di Mezzo. Alla fine del viaggio, infatti, Frodo si rifiuta di gettare l'Anello nel cratere e se lo infila al dito, ormai soggiogato dal suo malefico potere. L'hobbit scompare e la tragedia sembra ormai inevitabile, quando appare Gollum, che aveva seguito Frodo e Sam sin lì. La creatura riesce ad impossessarsi del suo "tesoro" (strappando il dito di Frodo con un morso), ma finisce per perdere l'equilibrio e precipitare nella Voragine del Fuoco.
La spada di Frodo, Sting (nella traduzione italiana Pungolo), è un coltello elfico rinvenuto da Bilbo Baggins in una caverna degli Uomini Neri. Ma per un hobbit, vista la differenza di altezza e corporatura, può benissimo assolvere le funzioni di una spada!
Gandalf il Grigio
Appartiene all'Ordine degli Istari ed è chiamato dagli Elfi Mithrandir. Giunto nella Terra di Mezzo, prosegue il suo incessante vagare (di lì il soprannome di "Grigio Pellegrino"), divenendo ottimo amico di Elrond, signore elfico di Gran Burrone, e dell’hobbit Gerontius, capostipite della famiglia dei Tuc.
Conosce Bilbo Baggins circa sessant'anni prima degli eventi narrati nella Compagnia dell'Anello e fra i due nasce una lunga e sincera amicizia.
Colpito dal coraggio di Frodo, che si assume l'onere di portare l'Unico Anello al Monte Fato, diviene uno dei membri alla Compagnia. Durante il viaggio, nella profondità delle miniere di Khazad-dûm, cade vittima del Balrog di Moria (che pure resta ucciso), ma l'intervento dei Valar lo rimanda da morte per il tempo necessario a completare la sua missione. Vestito di bianco, massima onoreficenza per uno stregone, diviene "una fiamma radiante", benché ancora velata, se non in momenti di grande necessità.
Libera re Theoden dall'influenza maligna di Saruman (ex capo dell'Ordine degli Istari, asservito alla volontà di Sauron) e tenta di convincerlo a muovere guerra contro le forze di Isengard. Di fronte alla titubanza di Theoden, che preferisce condurre il suo popolo al Fosso di Helm, decide di partire per richiamare Eomer (nipote del re) e il suo esercito di Rohirrim, banditi dallo stesso Theoden su consiglio del perfido Grima Vermilinguo, segretamente alleato con Saruman. Dopo 3 giorni, torna al Fosso di Helm con i rinforzi e contribuisce alla sconfitta dell'esercito dell'ex stregone bianco.
Nella guerra finale contro Sauron, guida la difesa di Minas Tirith, assediata dagli orchi del Signore Oscuro, impedendo la presa della città e la conseguente sconfitta di Gondor.
La spada elfica di Gandalf, chiamata Glamdring, viene trovata dal Mago durante un viaggio con Bilbo nella caverna degli Uomini Neri. Forgiata durante la Prima Era, Glamdring è appartenuta a Turgon, re di Gondolin, che l'ha usata per combattere orde di orchi. Dopo la sconfitta di Gondolin viene presa dagli orchi e portata come bottino di guerra nelle terre dell’Est.
Gimli
Figlio di Glòin, è uno dei nani dell’Erebor che si unisce alla Compagnia dell'Anello a Gran Burrone. Come tutti quelli della sua stirpe, è scorbutico e diffidente, specie nei confronti degli elfi, ma la sua parola diventa un patto solenne. In battaglia è spietato e micidiale. Lo dimostra nella battaglia di Moria, quando fa di tutto per difendere la tomba di Balin dalle grinfie degli orchi.
Nonostante il suo caratere coriaceo, Gimli si scioglie alla vista di Galadriel, la bellissima dama di Lorièn, di cui si infatua e grazie alla quale inizia a cambiare idea sul conto degli elfi. E infatti, nonostante gli iniziali dissapori, Gimli instaura un legame fraterno proprio con Legolas, ingaggiando con l'elfo spassosissime gare atte a stabilire chi di loro due è più bravo in battaglia. Come tutti i nani è innamorato di ciò che può essere creato o forgiato e ha una “strana” passione per le caverne e le miniere.
Legolas
Figlio di Re Thranduil, sovrano di Bosco Atro, zona situata a nord delle Terre Selvagge. Un tempo Bosco Atro era chiamato anche Grande Foresta Verde, ma dopo la venuta di Sauron il male è dilagato ovunque, giungendo sino al regno di Thranduil e trasformandolo in un luogo oscuro e ben diverso dalla meravigliosa foresta di una volta.
Durante il Consiglio di Elrond si offre per unirsi alla Compagnia dell'Anello, e insieme ai suoi compagni affronta il lungo e pericoloso viaggio verso Mordor. Si distingue per il suo coraggio e la sua abilità nella battaglia del Fosso di Helm e nella guerra finale contro gli eserciti di Sauron.
Nonostante alcune incomprensioni iniziali, diventa grande amico del nano Gimli, evento eccezionale viste le difficili relazioni da sempre intercorse fra Elfi e Nani.
Arciere infallibile, Legolas possiede la grazia e la bellezza di tutti gli Elfi, nonché alcune sorprendenti facoltà, come camminare lievemente senza lasciare impronte, leggere nella mente e parlare con gli animali. I suoi 3000 anni d'età testimoniano il dono dell'immortalità e dell'eterna giovinezza di cui, in quanto elfo, è dotato.
Meriadoc Brandibuck
Detto Merry, è amico di lunga data di Frodo. Ama l’erba pipa, gli scherzi e le burle, ma è molto maturo per essere un hobbit della sua età. In fuga dai cani del vecchio Maggot, che stanno rincorrendo lui e Pipino per aver rubato ortaggi di vario genere, incontra per caso Frodo e Sam in viaggio verso Gran Burrone e decide di andare con loro. Dopo la partenza dalla Casa di Elrond, è protagonista di una serie di strepitose gesta. Degna di nota la battaglia dei Campi del Pelennor, dove Merry combatte valorosamente a fianco di Eowyn, nipote del re di Rohan.
Peregrino Tuc
Detto “Pipino”, è un lontano cugino di Frodo da parte di madre. Insieme a Merry, si imbatte per caso nella missione di Sam e Frodo e decide di accompagnarli. E’ il più giovane della compagnia, ama fare scherzi e prende spesso le cose alla leggera. Questa sua superficialità è all'origine dello scontro tra la Compagnia e gli Orchi nelle miniere di Moria. E’ comunque un hobbit buono e volenteroso, che trova il suo coraggio verso la fine del suo viaggio, compiendo gesta degne di esser ricordate.
Come tutti gli Hobbit ama il buon cibo e la birra. Condivide inoltre con Merry una vera e propria passione nel fumare l’erba pipa. Giunto a Gondor insieme a Gandalf, offre i suoi servigi al sovrintendente Denethor e viene da questi nominato Guardia della Cittadella. In questo modo intende pagare il suo debito nei confronti di Boromir, morto per salvare la sua vita e quella di Merry.
Samwise Gamgee
Detto Sam, è il giardiniere di casa Baggins, nonché grande amico di Frodo e Bilbo. Instancabile lavoratore, si trova coinvolto suo malgrado nell’avventura di Frodo a causa della sua curiosità e della cieca fedeltà verso il suo amico. Sam “cuor di leone” Gamgee è un bravo hobbit, serio e responsabile, amante della natura e della buona cucina. Nonostante la sua indole pacifica e tranquilla, riesce in più di un'occasione a sfoderare un coraggio inaspettato e salvare la vita del Portatore dell’Anello. I suoi gesti di altruismo sono sin troppi per essere menzionati tutti. Uno in particolare colpisce lo spettatore in un'epoca in cui l'amore per il prossimo sembra caduto nel dimenticatoio. Sulle pendici del Monte Fato, Sam abbraccia Frodo ormai stremato dal peso (fisico e morale) dell'Anello e lo prende sulle sue spalle esclamando: "se non posso portare il vostro fardello, posso portare voi". EROICO! Arriva dunque fino in fondo insieme al suo padrone, infondendogli costantemente coraggio e rincuorandolo nei momenti di maggiore difficoltà. E' sicuramente il personaggio più positivo della Trilogia, simbolo di genuina forza e affettuosa abnegazione. Indimenticabile.

Una collana su Tolkien scrittore. Finalmente

Da Marietti, una serie di saggi, autorevolissimi e prestigiosi, sull'opera dell'artefice della Terra di Mezzo. E non solo.

Interessante articolo pubblicato da La Compagnia del Libro su una serie di libri dedicati a Tolkien. Potete leggere l'articolo cliccando qui.

La Compagnia del Libro: lo speciale su Tolkien

Ecco il video dello "Speciale su Tolkien" del programma La Compagnia del Libro, andato in onda il 7 novembre 2007 su Sat2000. Ecco i dettagli dello speciale.

lunedì 14 gennaio 2008

Elijah Wood tornerebbe nella Terra di Mezzo

Elijah Wood dice la sua sulla vicenda Lo Hobbit, anche se, per sua stessa ammissione, non ha avuto occasione di parlare con Jackson. Conferma di fatto quanto si sapeva: i film saranno due, uno fedele a Lo Hobbit e uno che colmerà il vuoto temporale che corre fra le avventure di Bilbo e quelle di Frodo.
E' in quest'ottica che potrebbe tornare in ballo l’originale "portatore dell’Anello", che come sappiamo ha ben poco a che vedere con il drago Smaug e le vicende dello Hobbit.
Wood non esiterebbe a indossare nuovamente i ristretti panni di Frodo. "Se me lo chiedessero e lo trovassi sensato, mi piacerebbe molto farlo", ha dichiarato.

Altri vecchi amici potrebbero aggiungersi a Wood (Gandalf, Aragorn, Arwen) e ampliare la mitologia della Terra di Mezzo recentemente approfondita su carta con I figli di Hurin.
Fondamentale per la continuità, che Ian McKellen sia nuovamente Gandalf, affinchè la storia sia raccontata dalla stessa voce.
Sempre, come afferma Wood, nel più alto rispetto di quanto ha scritto Tolkien. Wood è eccitato del coinvolgimento di Jackson e pensa che sia importante che sia lo stesso team a essersi occupato del Signore degli Anelli a lavorare su Lo Hobbit.

Fonte: FantasyMagazine.it

sabato 12 gennaio 2008

Elijah Wood, Karl Urban e lo Hobbit

Frodo vuole uno spazio nello Hobbit e nel sequel. Lo ha rivelato a MTV: Elijah Wood è stato tra i primi attori, più di due anni fa, a supportare in pieno la candidatura di Peter Jackson come regista del film, e la notizia che Jackson produrrà due film tratti dallo Hobbit non può che averlo rallegrato (anche perché è l'unico romanzo di Tolkien che sia mai riuscito a leggere, cosa che scandalizzò non pochi "bidelli", i fanatici del Tolkien scritto).

Wood sostiene di aver parlato via email con Peter Jackson: "Non gli ho parlato direttamente, ci siamo scambiati delle email. Quello che so è che stanno facendo due film e che uno sarà tratto dallo Hobbit, mentre l'altro si svolgerà nei sessant'anni tra questo e Il Signore degli Anelli". Questo chiaramente significa che, soprattutto in questo secondo film, molte star del Signore degli Anelli potrebbero tornare: non solo, proprio Frodo potrebbe essere una figura centrale per questo film, assieme a Gandalf, Aragorn, Galadriel e Gollum.
E ovviamente Wood tornerebbe volentieri nella parte: "Se mi chiedessero di tornare nel personaggio, e se io trovassi la cosa sensata, mi piacerebbe molto. Assolutamente, mi piacerebbe farlo." ha dichiarato.

Quello che si sa della storia di Frodo non è molto: nei romanzi viene spiegato che i suoi genitori morirono quando lui era ancora piccolo e che andò a vivere con Bilbo Baggins, con il quale fece anche alcuni viaggi. "Nulla è stato scritto, in realtà, di molto approfondito sulla storia di Frodo," continua Wood. "Si trattava di una specie di storia esterna al Signore degli Anelli. Non posso immaginare, quindi, che Peter Jackson, Fran Walsh e Philippa Boyens scrivano molte informazioni sul mio personaggio," - e in effetti il rispetto per quanto scritto da Tolkien è sempre stato altissimo da parte dei creatori della trilogia cinematografica - "Ma se Frodo comparisse nei film sarebbe il modo migliore per rivisitare la parte, perché sarebbe un personaggio abbastanza piccolo da permettermi di tornare e avere una piccola 'reunion' con i miei vecchi amici e i ricordi di quella esperienza."

Come attore, ma soprattutto come fan, Wood è molto eccitato all'idea che Peter Jackson sia coinvolto in questo ritorno alla Terra di Mezzo:

"E' un vero trionfo il fatto che Peter sia coinvolto. Penso che sia importante che lo stesso team che ha lavorato alla trilogia lavori allo Hobbit. Lo stesso team degli effetti speciali, anche il fatto che sia girato in Nuova Zelanda. Penso che sia importante che Ian McKellen sia Gandalf, in modo da creare una sinergia nei film. Penso che la gente li voglia immaginare come un unico mondo, come fossero girati con lo stesso sguardo."

Anche Karl Urban, ovvero l'Eomer della trilogia, ha parlato brevemente dello Hobbit in una intervista con TV Guide:

Cosa ne pensa delle notizie recenti che Peter Jackson produrrà lo Hobbit?
Penso che sia fantastico che la New Line Cinema e Peter Jackson siano riusciti a lasciarsi alle spalle le loro divergente e che Peter porti nuovamente la Terra di Mezzo sul grande schermo.

Un sacco di lettori di hanno scritto che non potrebbero vedere lo Hobbit in mani diverse.
Beh, ha fatto un lavoro talmente buono con la trilogia che è difficile immaginare che qualcun altro possa metter mano sullo Hobbit.


Fonte: BadTaste.it

lunedì 7 gennaio 2008

Zoe e i Figli di Hurin

Si parla dell'ultimo libro di Tolkien nella trasmissione radiofonica di Radio Popolare

A Zoe, trasmissione radiofonica in onda ogni giorno dalle 11.30 alle 12.30 su Radio Popolare, gli ascoltatori hanno la possibilità di sentire in diretta artisti, attori, fotografi, musicisti, scrittori, cuochi, architetti e registi che raccontano il loro lavoro e si confrontano su alcuni temi sempre aperti.

Il quotidiano di proposte culturali è curato da Mauro Gervasini, Marina Petrillo e Ira Rubini.

Nella puntata di lunedì 7 gennaio, nella sezione libri, si parlerà di fantasy con I Figli di Hurin, l'ultima pubblicazione di Bompiani firmata da Christopher Tolkien che raccoglie e completa la vicenda della travagliata vita di Turin.

Nel corso della trasmizzione interverrà Franco Clun, responsabile di FantasyMagazine.it.

Maggiori informazioni sono disponibili su www.radiopopolare.it/zoe.

Fonte: FantasyMagazine.it

domenica 6 gennaio 2008

E’ uscito Endore n°10

A fine 2007 è uscito il numero 10 di Endòre, La Rivista della Terra di Mezzo. Endòre vanta 15 anni di una storia ricca di soddisfazioni: approfondimenti e recensioni autorevoli, interventi e ospiti di prestigio, un gruppo di autori e lettori consolidato.

Ecco l’indice di Endore 10 e le istruzioni per ricevere la rivista:
  • Editoriale, di Franco Manni
  • Il problema del male nella subcreazione tolkieniana - parte quarta, di Alberto Quagliaroli
  • La scelta tragica di Beregond, di Guido Messina
  • Tolkien, l’analogia e la verità delle fiabe, di Claudio Testi
  • Tolkien e la letteratura inglese - parte seconda, di Simone Bonechi
  • Tavola rotonda su Le fonti tolkieniane, della redazione di “Endòre”
  • La Vecchia Foresta, di Enrico Imperatori
  • Il libro nero del mastio rosso, di Alex Lewis
  • Recensione al CD musicale degli Ainur, di Davide Cattaneo
  • Recensione al CD musicale di Bo Hansson, di Davide Cattaneo
  • Recensione alle Lettere ai Figli di C.S. Lewis, di Beppe Roncari
  • Recensione a Paesaggi della Terra di Mezzo, di Adriano Bernasconi
  • La Biblioteca di Hobbiville, di Enrico Imperatori
  • Tolkien e Immaginazione e Guerra, di Lorenzo Daniele
  • Miniature sulla Seconda Età, di Riccardo Moretti
  • Avventura di GIRSA Il castello dei Grifoni, di Manuel Pirino e AlessioForlone
Per avere la rivista versate 8 euro sul conto corrente postale numero 13820238 intestato a Franco Manni, Via San Rocchino 163, 25123 Brescia, scrivendo sulla causale del versamento “una copia di Endòre numero dieci”.

Fonte: Eldamar

venerdì 4 gennaio 2008