TANTISSIMI AUGURI DI BUON E SERENO NATALE A TUTTI.
(In foto un disegno di papà Tolkien)
....è un romanzo epico fantasy scritto da John Ronald Reuel Tolkien e ambientato alla fine della Terza Era, nell'immaginaria Terra di Mezzo. Scritto a più riprese tra il 1937 e il 1949, fu pubblicato in tre volumi tra il 1954 e il 1955. Tradotto in almeno 38 lingue con decine di riedizioni ciascuna, resta una delle più popolari opere letterarie del XX secolo.
TANTISSIMI AUGURI DI BUON E SERENO NATALE A TUTTI.
(In foto un disegno di papà Tolkien)
Il Sun riporta che James Nesbitt e gli altri membri del cast de Lo Hobbit stanno per immergersi in un intero mese dedicato all’addestramento dei nani:
La star di Cold Feet partirà per la Nuova Zelanda a gennaio per girare Lo Hobbit di Peter Jackson. Le prime settimane di un intero anno di riprese lo vedranno impegnato a imparare a tirare di spada e a cavalcare indossando il suo trucco prostetico da nano.
L’attore ha dichiarato: “Andremo a fare addestramento per nani per un mese. E’ un’avventura che non vedo l’ora di intraprendere. Non ho mai fatto un film così colossale.”
L’attore nordirlandese si trasferirà dall’altra parte del mondo con la moglie Sonia e le loro due figlie. James, che reciterà al fianco di Martin Freeman (The Office), il protagonista, ha aggiunto: “E’ una occasione unica nella vita. Non solo per me, ma per tutta la mia famiglia”.
Ha già incontrato un esperto di trucchi prostetici per fare un calco del suo volto, in modo da progettare il look che avrà Bofur sul grande schermo.
Il giornale svedese Nojes Bladet annuncia che Mikael Persbrandt è entrato a far parte del cast de Lo Hobbit. Molto popolare in Svezia, l’attore non è molto conosciuto nel resto del mondo.
Non sappiamo ancora quale ruolo interpreterà, anche se avrà “sembianze nordiche”: l’idea quindi è che interpreti un elfo, magari proprio Thranduil, il Re degli Elfi Silvani, anche se TheOneRing suggerisce che potrebbe interpretare Beorn.
In una intervista alla BBC Sylvester McCoy parla della sua partecipazione a Lo Hobbit, già confermata settimane da tempo:
Con tutti i rumour che girano per internet, cosa può dirci McCoy? Il suo ruolo non è stato ancora effettivamente annunciato. “Non posso dire nulla! Non so nemmeno se ho già detto troppo,” ammette. “Mi hanno già dato una gentile strigliata. Vorrei parlarne a tutto il mondo, so che stanno pianificando. McCoy non è nuovo a progetti con Peter Jackson: doveva interpretare Bilbo nel signore degli Anelli. ”Lo ottenne l’altro attore, Ian Holm.” spiega. “Da un lato, mi venne da pensare: peccato che Ian Holm non aveva da lavorare quella settimana! Ma d’altra parte fu un vero onore fargli da concorrente. Vinse lui, ed è un attore straordinario. Sono situazioni che capitano continuamente. Non sai mai come va a finire.” E questo principio vale anche per Lo Hobbit: “Quando mandarono la descrizione del personaggio che interpreto, c’era scritto che ha tra i 57 e i 75 anni. Quando hanno iniziato a mandare i casting call avevo 57 anni, ma ci hanno messo così tanto a dare il via libera al film che ora ne ho 75!” (l’attore, in realtà, ne ha 67).
Lo ha rivelato domenica l’attore alla BBC, mentre partecipava agli Evening Standard Theatre Awards (per i quali la piece cui ha partecipato Freeman, Clybourne Park, ha vinto il premio più ambito):
Mi hanno fatto indossare parrucca, piedi, orecchie. Si procede a gonfie vele verso la mia trasformazione in Bilbo!
Jackson ha utilizzato il prototipo della RED ONE per il suo cortometraggio Crossing the Line qualche anno fa, e da allora è sempre stato un fan di queste cineprese digitali, considerando le immagini prodotte da questi strumenti “molto più cinematografiche della maggior parte degli altri formati digitali”.
Secondo quanto annunciato da Jannard, questo sarà il primo kolossal a essere realizzato con le Epic; all’inizio del 2010 lui e il suo team hanno visitato Jackson in Nuova Zelanda e gli hanno fatto testare le attrezzature in anteprima. “Tutti alla RED sono molto orgogliosi del fatto che Jackson abbia scelto la Epic,” spiega. “Lo Hobbit è una produzione enorme, e avrebbero potuto scegliere qualsiasi altro sistema di ripresa. Il fatto che abbiano scelto noi è molto gratificante”.
Fonte: Hobbit Film
Il ruolo in questione è quello di un sindaco:
Spero di essere nello Hobbit, sarebbe molto bello. Ho partecipato all’audizione. Dovrebbe essere il simpatico sindaco di… quella cosa… la Contea. Si prende molto sul serio. E così mi sono vestito elegante, con un farfallino ridicolo, e penso che l’audizione sia andata bene. Non mi hanno ancora richiamato. Penso che sia perché il film è stato rinviato, e ora Jackson è nuovamente il regista. Mi piacerebbe farlo.
Un lettore di TheOneRing.net ha scritto al sito segnalando che i lavori sul set in esterni a Matamata, in Nuova Zelanda, sono ormai completi. Questo significa che il rifacimento e l’estensione dei set di Hobbiville sono terminati, e che quella che ora si trova nelle colline di Matamata è (strutturalmente) la versione che vedremo ne Lo Hobbit.
Spiega il lettore:
La costruzione di tutte le case hobbit sono pronte, e rimane da finalizzare solo il verde. Il ponte e il Drago Verde sono stati terminati, restano da completare solo alcuni piccoli dettagli esterni. Ho fatto molte foto, ma ho dovuto firmare un foglio in cui promettevo di non pubblicarle su internet. Vorrei potervi mostrare Bag End (via Saccoforino), è perfetta al 100% o quasi. Il capo giardiniere ci ha controllati lungo tutta la visita, assicurandoci che non toccassimo nulla. La parte più incredibile è stata il ponte/il Drago verde. Quando ci sono stato a marzo, era solo una collina ricoperta di verde. Vederla ora, praticamente come sarà nel film, è stato incredibile. Ci sono almeno cinque nuovi Smial (case hobbit), una in particolare avrà a che fare con uno dei protagonisti (ha molti dettagli, ed è molto più complessa delle altre). La casa di Sam è come nuova, proprio come alla fine del Ritorno del Re, e le piante attorno a Saccoforino sono state appena messe.
In una intervista a The Province, Shore spiega come si sta preparando:
Parlavamo di questo film da tantissimo tempo, almeno sin dal 2002. Sembra che finalmente li faremo. Lavorerò su questi film per i prossimi tre anni: mi impegnerà per un mucchio di tempo, e ci metterò molte energie.
TheOneRing.net segnala un casting call pubblicato su un giornale locale di Tauranga (Nuova Zelanda):
The Bay of Plenty Times (un giornale regionale di Tauranga) aveva una pubblicità sull’edizione del weekend. Si trattava di un casting call ufficiale per Lo Hobbit, che chiedeva alle persone alte meno di 1 metro e 70 cm, e donne alte meno di 1 metro e 57 cm, disposti a girare a Matamata all’inizio del 2011. Hanno detto che i responsabili del casting del film saranno a Tauranga mercoledì 24 novembre tra le 2 e le 4 del pomeriggio.
Tauranga è una cittadina non distante da Matamata, dove si trovano i set in esterni di Hobbiville: inevitabile pensare che la troupe stia cercando delle comparse per gli Hobbit che popoleranno la contea nelle scene iniziali e finali del film…
Sarai nello Hobbit?
Non sono sotto contratto, no.
Ti sei incontrato con la produzione?
Non posso dire di più perché potrei complicare le cose. Quindi, mi limiterò a dire che al momento non sono sotto contratto.
Quindi possiamo prenderlo come un “sì, MA..”
Non posso dire di più ho detto [ride]
Recentemente hai detto che non sei sotto contratto per Lo Hobbit. Qualcosa da aggiungere?
No!
Possiamo dire comunque che sei in trattative?
Diciamo che si può dire.
Vorresti tornare nel ruolo?
Questo non posso dirlo. Quando sei in trattative, non puoi parlare di queste cose.
Dopo aver già detto in agosto di avere un ruolo ne Lo Hobbit, Sylvester McCoy conferma oggi quello che era stato rumoreggiato già allora: sarà Radagast il Bruno.
TheOneRing.net riporta infatti che durante l’Armageddon Expo di Auckland l’attore scozzese (che, guardacaso, si trova proprio in Nuova Zelanda) ha ammesso che interpreterà lo stregone nel kolossal.
La giornata di oggi, in Nuova Zelanda, è stata dedicata principalmente alle dichiarazioni. Come riporta Hobbit Film il materiale uscito nelle ultime ore è veramente tanto.
Invito chiunque a leggere questo articolo.
Walsh, che raramente rilascia interviste, ha detto alla Radio Nazionale questa mattina che la Warner Bros ha scattato parecchie immagini di location in Inghilterra in seguito a quanto accaduto in Nuova Zelanda.
“Il teatro di posa di Harry Potter, là, sarebbe perfetto per noi – questo è quello che dicono,” ha aggiunto. Secondo la produttrice, la Warner non percepisce più la Nuova Zelanda come un ambiente stabile dove realizzare un film, a causa della minaccia di una azione industriale, e ora vuole portare la produzione offshore.
“La questione non riguarda sgravi fiscali, per niente. Non è un fattore rilevante”.
La Walsh co-produce il film assieme a Peter Jackson e Philippa Boyens, e dice che ora loro tre stanno combattendo per riportare i film in Nuova Zelanda. “Siamo veramente al limite,” hanno detto.
Parlando durante una riunione, la portavoce della CTU Helen Kelly ha speso parole molto dure nei confronti della situazione e, soprattutto, di Peter Jackson:
Il vero problema alla base dello spostamento è che altri paesi stanno offrendo sgravi fiscali. La Warner Bros. farà più danni possibili per ottenere quello che vuole. La Nuova Zelanda può competere nel campo cinematografico se il sistema fiscale funzionasse. Dobbiamo avere le condizioni fiscali adeguate, per competere. (…)
Peter Jackson è un moccioso viziato (!), e so che dire questo in Nuova Zelanda è sacrilego. Ha organizzato un incontro la notte scorso con il Weta Workshop, e ha dato informazioni false a quei tecnici. Sono stati strumentalizzati. Ha condiviso con loro informazioni che aveva il divieto di condividere (…) Sarà colpa della Three Foot Seven se il film andrà via dal paese.
Come riporta BadTaste.it:Le cose devono iniziare a muoversi veramente sul fronte dello Hobbit, perché a Hollywood si inizia a parlare di casting. Sento dire che Martin Freeman otterrà presto la parte di Bilbo Baggins, mentre James Nesbitt ha ottenuto una parte e Michael Fassbender è stato contattato assieme a David Tennant. Ian McKellen e Andy Serkis torneranno nei ruoli di Gandalf e Gollum.
Martin Freeman era la prima scelta dei produttori fino a qualche tempo fa per la parte di Bilbo, ma il ritardo nel via libera ha fatto slittare le riprese, che si sovrapporranno a quelle della seconda stagione di Sherlock, cui Freeman partecipa nel ruolo di Watson. Tuttavia sappiamo che le trattative proseguono, ed è possibile che Freeman - uno degli attori preferiti dai fan - riuscirà a ottenere la parte.Di David Tennant sentiamo parlare da più di un anno, non è ben chiaro quale ruolo potrebbe ottenere. Michael Fassbender è la prima volta che lo sentiamo nominare per lo Hobbit, e sembra una scelta piuttosto recente.
Dopo l'anticipazione di The Wrap di ieri sera, ecco arrivare il comunicato stampa ufficiale che conferma che la MGM e la New Line Cinema (una divisione della Warner Bros.) hanno dato il via libera alla produzione de Lo Hobbit.
Trovate la traduzione completa del comunicato, con dichiarazioni ufficiali e informazioni su Peter Jackson e le compagnie coinvolte, su Hobbit Film.
TheWrap lo rivela in anteprima: Peter Jackson ha firmato il contratto per dirigere il tanto atteso adattamento cinematografico de Lo Hobbit.
Con l’inizio de Lo Hobbit ancora incerto, è possibile che Freeman riesca davvero a trovare il modo per partecipare al film:
Mi piace pensarlo. Se ci fosse una qualsiasi possibilità, sarebbe fantastico. Comunque ho imparato a non sperare troppo quando si tratta di queste cose. Se accadrà, accadrà.
Freeman dice di aver molto apprezzato Ian Holm nel ruolo di Bilbo nella trilogia del Signore degli Anelli:
Non conoscevo bene il genere da bambino, ma ho adorato i film. Penso che Ian McKellen fosse fantastico, e Peter Jackson è una persona molto intelligente. Penso che abbia fatto dei film di grande intrattenimento ma anche molto interessanti. [...] Bilbo non ha vent’anni nello Hobbit, penso di poter interpretare un giovane Ian Holm. Direi che si può fare.
Peter Jackson parla per la prima volta ufficialmente del via libera a Lo Hobbit, atteso nei prossimi giorni e semi-confermato da numerosi report:
Non credete a tutto quello che leggete. C’è solo una cosaa cui dovete credere, ed è quando arriva l’annuncio del via libera da parte degli studios. Per quanto mi riguarda, non sta accadendo oggi.
(…) ci sono moltissime persone alla Warner Bros. che stanno lavorando attorno al complesso problema della MGM. La MGM sta entrando in bancarotta [pilotata, ndt], e lo sta facendo in una maniera che le permetterà di portare con sé nella bancarotta Lo Hobbit. La Warner sta cercando di tirare fuori dall’inferno della bancarotta Lo Hobbit prima che ciò accada. E’ così complicato che nemmeno io riesco a capire. Riguarda le leggi americane sul diritto d’autore e sulla bancarotta.
(…) Al momento, sono sceneggiatore e produttore del film. (…) Dedicarsi anima e corpo al 100% a un film, e poi vedere che questo film non ottiene il via libera, è una delle esperienze peggiori della propria vita. Ecco perché al momento voglio proteggere me stesso: ho deciso di dedicarmi completamente al progetto solo quando saprò con certezza che verrà realizzato. A quel punto otterrà il mio impegno completo.
Il Los Angles Times annuncia che il via libera alla produzione del kolossal Lo Hobbit è sempre più vicino.
Il quotidiano conferma diversi rumour diffusi negli ultimi mesi, chiarisce alcune questioni che da tempo rimanevano avvolte nel mistero e tranquillizza sulla situazione legata ai problemi sindacali con gli attori neozelandesi.
Questi i fatti, secondo l’articolo:
I sette principali gruppi che rappresentano gli attori hanno invitato i loro membri a non lavorare a Lo Hobbit, a causa del rifiuto da parte dei produttori del film di firmare un accordo riguardo ai diritti degli attori neozelandesi, che non fanno ancora parte dell’Unione.
Il sito del sindacato americano degli attori riporta quanto segue:
Continua a leggere su Hobbit Film...I membri della Canadian Actors Equity, US Actors Equity, della Screen Actors Guild, UK Actors Equity, della American Federation of Television and Radio Artists, della Media, Entertainment & Arts Alliance (Australia) e della Alliance of Canadian Cinema, Television and Radio Artists sono invitati a non accettare proposte di lavoro per questa produzione realizzata all’esterno dell’Unione degli Attori. Se verrete contattati dalla produzione per lavorare allo Hobbit, vi preghiamo di segnalarcelo immediatamente.
- ore 21,00 : Vi parlo dalla Terra di Mezzo!
Racconti perduti e poi ritrovati dall'opera di J.R.R. Tolkien con Stefano Cenci e musiche originali dal vivo di Padre Gutièrrez. Un estratto di fantasy, un eco di colore; parole misteriose che ritornano dal passato immaginario di Tolkien per duellare con la nostra fitta, granitica, grigia attualità. Ecco cosa resta del mitico mondo nato dal maestro del fantasy, oggi, in un mondo dove sembra difficile sognare.
- ore 21,30 Le Yavanna Trio in concerto.
Concerto della band che più di ogni altra in Italia ha saputo giocare con l'estetica del fantasy richiamandosi anche nel nome al padre di "Il Signore degli Anelli", J.R.R. Tolkien. Dopo il successo ottenuto nell'ambito della trasmissione televisiva X-Factor che le ha rivelate al grande pubblico, si propongono dal vivo ricreando con le loro splendide voci un'atmosfera di grande suggestione.
Il sito della BBC ricorda Tolkien pubblicando una lunga intervista del 1968 in cui lo scrittore inglese racconta delle sue creazioni. Come scrive FantasyMagazine «è emozionante vedere l’autore sullo schermo, sentire la sua voce, l’accento, vederne i manierismi, come ad esempio il modo in cui gesticola con la mano in cui impugna la pipa. O vederlo scrivere una dedica in elfico, seppure con un momento di imbarazzo: “Oh, cielo! Ho appena fatto un errore!”». Per qualunque appassionato di letteratura o curioso di storia, un’intervista del genere è una porta aperta sul passato e l’occasione di ascoltare la fonte senza l’interposizione di biografi, critici e revisori.
Nel video della BBC è possibile ascoltare alcuni critici e giovani fan sessantottini dell’autore. All’epoca di quest’intervista Tolkien era ancora in buona salute e costantemente al lavoro su Il Silmarillion, la moglie Edith era ancora viva, e i due erano in procinto di lasciare Oxford per trasferirsi a Bournemouth, dove Tolkien sarebbe morto cinque anni dopo, nel 1973.
L’intervista è a questo link: www.bbc.co.uk/archive/writers/12237.shtml.
Come riporta Hobbit Film, Stuff.co.uk ha pubblicato una lunga intervista a Peter Jackson nella quale il regista ha parlato brevemente della situazione de Lo Hobbit, confermando implicitamente di essere in trattative per dirigere il film:
Jackson è sicuro del fatto che a breve si saprà qualcosa di ufficiale sulla possibilità che diriga Lo Hobbit, il che gli permetterebbe di organizzare un piano quinquennale per progetti che “terranno la gente molto impegnata”. [...]Non è stato ancora deciso se dirigerà o meno Lo Hobbit, che si trova nel limbo mentre vengono risolti i problemi tra Warner Brothers e la MGM, profondamente indebitata e attualmente in vendita. Ma Jackson ha rivelato ieri che la Warner Bros. sta “facendo dei progressi nello sbloccare la situazione della MGM, il che dovrebbe voler dire che avremo delle certezze sullo Hobbit presto”.
AICN ha pubblicato una nuova intervista a Guillermo del Toro realizzata durante il Comic-Con di San Diego. Nella parte legata a Lo Hobbit, del Toro approfondisce i motivi che lo hanno spinto a lasciare la regia, e spiega di essere ancora attivamente coinvolto nel progetto. Sembra che anche lui non riesca a immaginare un altro regista che non sia Peter Jackson:
Possiamo parlare un po’ di cosa farai ora? Sono sicuro che ti hanno già chiesto notizie a proposito, ma quanto è stato doloroso lasciare Lo Hobbit?
Molto, moltissimo. Ma non ho ripensamenti. Non ho dubbi sui motivi per cui ho lasciato la regia, e non ho dubbi sul fatto di aver fatto la scelta giusta sia per la mia carriera che per il progetto. Lo credo. La mia vita si stava evolvendo quando mi è stato proposto Lo Hobbit, e le cose erano molto complicate, ma siamo riusciti a fare spazio affinché io potessi girare il film e poi tornare ai miei impegni. La timeline che avevamo tracciato inizialmente è andata a finire in modo diverso: stavamo ancora scrivendo quando io avrei dovuto iniziare a girare, e un mucchio di impegni si sono scontrati in maniera orribile, una cosa molto difficile. Così ho detto: “Guardate, non posso dare al film solo una parte della mia attenzione, voglio dargli il 110%”, e non potevo farlo. E così siamo arrivati alla decisione.
Verrai ancora inserito tra gli sceneggiatori nei titoli?
Sì. Abbiamo co-scritto le sceneggiature, e sono quelle le sceneggiature che verranno girate. Ma io non sarò solo… fa ridere dirlo, perché tecnicamente non posso parlare nemmeno dello hobbit al passato: posso parlarne al presente. Sono tutt’ora coinvolto nello Hobbit, sono coinvolto nel film. Non girerò il film, e non ho illusioni a riguardo, ma sono coinvolto. Io sono un partner. Voglio che sia Peter Jackson a dirigerlo. Voglio che quei film vengano girati e sono uno sceneggiatore attivamente al lavoro su di essi, e sono un partner che è in viaggio con questo progetto, voglio che i film siano perfetti.
E cosa mi dici del 3D?
Non riuscivo a convincermi, in tutta sincerità, che Lo Hobbit potesse essere in 3D [...]. Non volevo che fosse realizzato in 3D, doveva essere coerente con la Trilogia. Il 3D è uno strumento fantastico, ma istintivamente lo sentivo lontano dal classicismo di quella storia. Tuttavia sono totalmente favorevole a questa tecnologia, e voglio utilizzarla: il mio prossimo film sarà in 3D.
Parlando all’Herald Sun, James Cameron spiegato di aver consigliato per lungo tempo a Guillermo del Toro di lasciar perdere Lo Hobbit, e di lasciarlo a Peter Jackson.
Cameron ha lavorato ad Avatar in Nuova Zelanda per anni negli studi della Weta, e in quel periodo ha potuto osservare da vicino i progressi dei progetti di Peter Jackson: Tintin, che il regista neozelandese sta producendo assieme a Steven Spielberg, ma soprattutto Lo Hobbit. Nel periodo in cui Cameron era in Nuova Zelanda, Guillermo del Toro stava lavorando alla pre-produzione dei kolossal basati sul romanzo di J.R.R. Tolkien.
Cameron rivela di sentirsi molto più a suo agio all’idea che ora sia Peter Jackson il probabile regista dei film, e spiega di aver consigliato più volte a del Toro di non legarsi al progetto:
Gli ho detto per molto tempo di lasciar perdere quel progetto, perché c’è posto per un solo capitano sulla nave. Istintivamente, sapevo che alla fine sarebbe stato Peter a prendere il controllo e dirigere il film.
Detto questo, alla fine Guillermo non mi ha ascoltato, voleva continuare a lavorare e alla fine ha ottenuto dei progetti e dei concept incredibili – ho visto tutti i design per il film.
Ovviamente avrebbe fatto un lavoro superbo, ma chi di noi non vuole che sia Peter Jackson a dirigere il film? Dovrebbe farlo lui, e Guillermo dovrebbe fare un progetto tutto suo. Ecco cosa ho detto a loro due: state al vostro posto.
In una nuova intervista al Los Angeles Times durante il Comic-Con di San Diego, Guillermo del Toro ha sottolineato che non sono stati solo i problemi finanziari della MGM a causare il suo allontanamento finale dalla produzione de Lo Hobbit:
La gente continuava a credere che i problemi venissero solo dalla MGM. In realtà sono stati più fattori, non solo la MGM. Sono film molto complessi da realizzare, sia economicamente che politicamente. Dovevamo avere la benedizione di tre case di produzione.
Il fatto è che ogni sei mesi credevamo di essere pronti a partire, e ogni sei mesi veniva tutto rinviato. Prima che me ne potessi rendere conto, era passato un anno, e poi due.
Continua a leggere su Hobbit Film...Nessuna novità o quasi dal panel tenuto da TheOneRing.net al Comic-Con di San Diego. Doveva essere una occasione per mostrare le prime immagini concettuali del film di Del Toro, ma quando il regista ha lasciato la produzione l’evento è saltato.
I webmaster del sito, bene informati, hanno confermato quello che già si sa, e che dovrebbe far ben sperare: il film ha due script approvati (uno per ciascuna delle due parti), i set sono già in costruzione in Nuova Zelanda, tre attori sono già confermati nel cast: Andy Serkis, Ian McKellen, Hugo Weaving. “Sono veramente pronti per iniziare,” ha detto Clifford Broadway. “Stanno aspettando, non vedono l’ora.” Durante il panel, dure sono state le parole nei confronti della MGM, i cui problemi finanziari stanno paralizzando la produzione: “la MGM è stata gestita malissimo, nella completa disorganizzazione”.
Una cosa, invece, sembra ormai certa: il film non verrà girato in 3D. Questo hanno dichiarato i moderatori del panel, che hanno un contatto diretto con Peter Jackson, il quale gli ha rivelato che nonostante fosse stato un tema di discussione negli ultimi mesi, alla fine la possibilità di girare in stereoscopia (o convertire in post-produzione) è stata scartata.La MGM ha ottenuto una sesta estensione del pagamento degli interessi sul debito da parte dei propri creditori. Questo significa che la major ha ottenuto ancora una volta una dimostrazione di fiducia: ha ora tempo fino al 15 settembre per presentare un piano serio di ristrutturazione e trovare i soldi per pagare una fetta importante di debito e interessi sullo stesso (250 milioni + 200 milioni di interessi a un gruppo di circa 100 obbligazionisti).
La compagnia sta cercando un partner che contribuisca alla ristrutturazione, fornisca liquidità per pagare debito e interessi e contribuisca a fornire i soldi per sviluppare nuovi progetti.Al momento non è cambiato nulla. Ho sempre detto che dirigere il film era una possibilità, e quindi questa non è una notizia. Le major stanno mettendo insieme quello che potrebbe essere il contratto, perché non c’è altro modo di capire se sia una possibilità fattibile o meno. Tuttavia, onestamente è una delle varie possibilità che abbiamo – c’è moltissima carne al fuoco al momento. Quello che interessa a tutti, per ora, è che non si perda altro tempo e non si slitti di un altro anno, perché a quel punto inizieremmo a perdere la gente – e questo diventa sempre più difficile, giorno dopo giorno. Molte persone – sia film makers che studios – stanno lavorando duramente proprio in queste ore, per cercare una soluzione positiva.
Mike Fleming infatti riporta su Deadline.com che Peter Jackson ha deciso di ascoltare le richieste di Warner Bros/New Line e MGM: non solo ha preso in considerazione l'offerta di dirigere Lo Hobbit, ma secondo il sito il regista è già in trattative con le compagnie per assumere l'incarico.
Ricordiamo che Jackson è già co-sceneggiatore e produttore esecutivo della pellicola, e che ha seguito passo passo lo sviluppo del kolossal da prima che Guillermo del Toro venisse scelto come regista.
Se le trattative andranno a buon termine, cosa che tutti i fan sperano, Jackson prenderà le redini del film: la soluzione migliore, dopo l'abbandono di del Toro. Secondo Deadline, in realtà gli accordi sarebbero ormai praticamente fatti: Jackson, fran Walsh e Philippa Boyens sarebbero già pronti a partire per Londra il 4 luglio, per poi andare a Los Angeles carichi di provini su nastro registrati dai direttori del casting che negli ultimi mesi hanno provinato un gran numero di attori per il cast.
A quanto pare, infatti, nessun regista è stato ancora contattato per dirigere il film: attualmente la MGM e la Warner Bros. stanno facendo di tutto per convincere Peter Jackson a prendersi carico della regia, completando così una saga che ha iniziato lui stesso girando Il Signore degli Anelli.
All’indomani dell’abbandono di Guillermo del Toro, lo stesso Jackson non aveva escluso la possibilità di dirigere il film – sottolineando però che alcuni contratti già firmati potrebbero impedirglielo. Tuttavia, questa soluzione è l’unica che sembra perfettamente logica finora: Jackson ha co-sceneggiato il film assieme a Del Toro, Philippa Boyens e Fran Walsh, ha seguito la lavorazione come produttore esecutivo fin dal primo giorno, e possiede i teatri di posa dove girare il kolossal.
Una settimana fa, l’improvviso annuncio dell’abbandono della regia de Lo Hobbit a causa dei ritardi, che andavano a collidere con i numerosi impegni contrattuali presi precedentemente, Guillermo del Toro aveva promesso un messaggio meno stringato ai fan del forum di TheOneRing.net entro qualche giorno.
Ora il regista ha scritto un ultimo post, spiegando come si sente in questa situazione e cercando di rassicurare i fan, poichè il produttore esecutivo Peter Jackson si è già messo alla ricerca di un regista sostitutivo e non ha escluso di dirigere lui stesso i film.
Ecco la traduzione del post di del Toro:
Eccomi qui di nuovo. Come promesso, sto pubblicando un messaggio più lungo prima della fine della settimana.
Devo ringraziare chi mi ha supportato sin dall’inizio, così come chi si è convertito durante la strada. E dire addio anche a chi non ha mai creduto in me.
Mi mancheranno Mr. Crere, la fedeltà di Compa e Sir DennisC, la saggezza di Voronwe, la gioia di Grammaboodawg, il supporto di Kangi Ska e di tanti altri [sono membri del forum, ndt]
Ora, sappiate che questo è stato un evento assai raro anche nell’ambiente delle grosse produzioni. Pete e gli altri hanno lavorato alla trilogia per anni, io ho sviluppato dei film per anni e ho girato diversi film in location… ma ti capita raramente di dover traslocare per così tanto tempo, soprattutto quando questo ti costringe a fare degli accordi blindatissimi per congelare altri obblighi contrattuali con numerose major di Hollywood.
La mia dedizione al progetto ha richiesto degli enormi sacrifici sia in termini professionali che personali. Le conseguenze dei quali si rifletteranno sulla mia vita per anni. Ho traslocato la mia vita e la mia famiglia in Nuova Zelanda e sono in ballo dal 2008.
Quindi – mentre i già citati ritardi, le complicazioni contrattuali o gli ostacoli non possono essere attribuiti a un singolo evento o a un’unica entità – dovete semplicemente credere al fatto che ci sono state sufficienti complicazioni e problemi da causare la situazione attuale. Fidatevi: lasciare la Nuova Zelanda e la troupe dello Hobbit è estremamente doloroso.
Come ho già detto, mi lascio alle spalle un buon numero di disegni, progetti, storyboard, animatic e sculture – elementi che rappresentano accuratamente la mia idea del Bosco Atro, dei Ragni, dei Mannari, dei Troll di Pietra ecc ecc, e tutti quanti (Peter, Fran, Philippa e io stesso) abbiamo lo stesso obiettivo: far sì che la transizione verso un nuovo regista sia la più indolore possibile.
Penso che questi film verranno fatti. La pre-produzione continua mentre scrivo. Il team di sceneggiatori, me incluso, continuerà a sviluppare le sceneggiature.
Forse prima ancora di quanto possiamo immaginare vedremo i film terminati e allora scoppierò a piangere non appena riconoscerò un set, una creatura o una stranezza creata sotto la mia supervisione. Tutti quelli che seguono questo forum vedranno due film. Io? Vedrò un album fotografico di famiglia in movimento. Foto dei miei bambini lontani.
Spero capirete quanto è delicato questo tema per me.
Lascerò qualche messaggio ogni tanto, leggerò i forum con interesse e spero di vedere qualcuno di voi al Comic-Con di San Diego e in altri posti.
Non sono qui per spiegare nel dettaglio cosa è successo, ma vi assicuro che è stata la situazione più difficile della mia vita.
Detto questo – semplicemente da oggi non sono più una voce ufficiale su questi progetti. State bene e vi invito a seguire la prossima fase della mia carriera cinematografica.
In un lungo articolo sul Dominion Post, Peter Jackson ha rivelato che se non si trovasse un regista adatto a girare Lo Hobbit in maniera convincente e nei tempi giusti, potrebbe anche dirigerlo lui. Il problema è che è impegnato contrattualmente a girare un altro film nel 2011: il secondo episodio di Tintin, la saga in performance capture 3D realizzata da lui e Steven Spielberg.
Jackson lo farebbe principalmente per tutelare il suo investimento, quello della Warner Bros. e il proprio paese: i 150 milioni di dollari di budget dei film si traducono in 219 milioni di dollari neozelandesi investiti direttamente nell'Isola (il che significa posti di lavoro in epoca di profonda crisi).
Alla luce dei prolungati ritardi nel decidere quando dare inizio alle riprese dello Hobbit, sono costretto a prendere la decisione più difficile della mia vita. Dopo quasi due anni passati a vivere, respirare e progettare un mondo ricco come quello della Terra di Mezzo di Tolkien, devo, con profondo disappunto, abbandonare la regia di questi due meravigliosi film. Sono grato a Peter, Fran e Philippa Boyens, la New Line e la Warner Brothers e tutta la mia troupe in Nuova Zelanda. Ho avuto il privilegio di lavorare in uno dei paesi più grandiosi della Terra, con alcune delle migliori persone mai incontrate nella nostra arte, e la mia vita sarà diversa per sempre. Le benedizioni sono state numerose, ma le pressioni crescenti e i conflitti con altri progetti già programmati hanno sommerso il tempo originariamente previsto per il film. Come regista e co-sceneggiatore, auguro alla produzione la migliore fortuna, e sarò il primo in fila a vedere il film concluso. Rimango un alleato dei suoi realizzatori attuali e futuri, e supporterò totalmente una transizione dolce verso un nuovo regista.
Siamo molto tristi di vedere Guillermo andarsene, ma ci ha tenuti completamente informati e capiamo come il prolungarsi dei tempi di sviluppo di questi due film - a causa di ragioni al di là del controllo di chiunque - abbia compromesso il suo impegno nella realizzazione di altri progetti a lungo termine. Alla fine, Guillermo non era in grado di dedicare sei anni della sua vita a realizzare esclusivamente questi film in Nuova Zelanda, quando il suo impegno programmato era di tre anni. Guillermo è una delle menti creative più notevoli che abbia mai incontrato, ed è stata una gioia lavorare con lui. La visione di Guillermo è incastonata all'interno delle sceneggiature e dei progetti di questi due film, che hanno avuto la fortuna di essere stati benedetti da suo DNA creativo.
Guillermo sta co-sceneggiando Lo Hobbit con Philippa Boyens, Fran Walch e me stesso, e fortunatamente la nostra collaborazione dal punto di vista della sceneggiatura durerà ancora diversi mesi, finché gli script non saranno perfetti e rifiniti per le riprese. La New Line e la Warner Bros si riuniranno con noi questa settimana per assicurare una transizione priva di conseguenze nel momento in cui avremo trovato un nuovo regista. Non ci aspettiamo alcun ritardo o problema nell'attuale lavoro di pre-produzione dei film.
Non possiamo dire che inizieremo in una data fissata fintanto che la situazione finanziaria della MGM rimarrà irrisolta, possiedono infatti una considerevole porzione dei diritti di produzione del film.
E’ impossibile prendere una decisione unilaterale e dare il via libera, per procedere con le riprese. Crediamo davvero che avremo una data precisa solo quando la situazione della MGM si sarà risolta – sia che la MGM rimanga in vita così com’è, o che riceva il supporto di qualche investitore, o che venda i diritti.
Ci siamo ritrovati nel bel mezzo di negoziati veramente complessi. Sono due anni che lavoro a questo progetto. Le creature sono tutte progettate, assieme ai set, alle scenografie e ai costumi. Abbiamo realizzato gli animatic e abbiamo pianificato le sequenze d’azione, e siamo davvero, davvero pronti per quando il film riceverà il via libera. Non sapremo nulla finché la situazione della MGM non sarà risolta.
Abbiamo discusso una sola volta del 3D. Il budget, il programma delle riprese, il costo del film, il numero di giorni delle riprese e tutto quanto sono stati calcolati senza pensare al 3D. C’è la possibilità che venga girato in 3D? Attualmente non è stato pianificato.