mercoledì 20 ottobre 2010

I tecnici cinematografici neozelandesi marciano contro il boicottaggio de Lo Hobbit

Il boicottaggio de Lo Hobbit da parte della New Zealand Actor’s Equity e dei principali sindacati degli attori internazionali potrebbe aver già avuto le conseguenze peggiori: un lettore di TheOneRing.net sostiene che la decisione di spostare le riprese del kolossal fuori dalla Nuova Zelanda potrebbe già essere stata presa.


Lo Hobbit ha finalmente ricevuto il via libera, ciò significa che la Warner Bros. e la MGM ora dovranno iniziare a pianificare le location dove girare il film, in vista dell’inizio della produzione a febbraio 2011. La Warner Bros. sta valutando da settimane la possibilità di spostare le riprese in altri paesi (come Europa e ironicamente – ma neanche tanto – Australia), che permetterebbe un taglio notevole dei costi visto che, da quando venne girato Il Signore degli Anelli, i costi in Nuova Zelanda sono comunque cresciuti (la produzione dei film costerà circa 700 milioni di dollari neozelandesi, ovvero 500 milioni di dollari americani). L’imminente decisione sta preoccupando moltissimo i lavoratori dell’industria cinematografica neozelandese, che in realtà supportano in blocco la produzione di Peter Jackson e sono contro la contrattazione collettiva per gli attori (di fatto, vietata dalla legge nel paese).

Continua a leggere su Hobbit Film...

Nessun commento: