Entrare nella mente di
Tolkien, distinguendo, ove possibile, tra l’innamorato rabdomante di suoni e parole e l’attento ascoltatore del mondo circostante, della cultura e dei modi di interpretarla.
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A Modena il prossimo 22 maggio sarà la prima volta in cui in Italia un convegno dedicato a Tolkien usa il bisturi della conoscenza mettendo da parte qualsiasi interpretazione erxtraletteraria dell’opera del creatore de
Il Signore degli Anelli. E il merito va all’istituto Filosofico di Studi Tomistici della città emiliana e all’Associazione Romana di Studi Tolkieniani che tra l’altro sono riusciti a portare in Italia due tra i massimi esperti internazionali dell’opera del Signore della Fantasia, il filologo e docente oxfordiano
Tom Shippey, una sorta di erede accademico di Tolkien, e
Verlyn Flieger, americana, da tempo impegnata nello studio dei contenuti filosofici dell’opera di Tolkien.
“
Tolkien e la filosofia” è in effetti il titolo del Convegno Internazionale che, scendendo nei particolari, sarà articolato su cinque serratissimi eventi.
Apertura alle ore 10 per Shippey che discuterà di “filosofia e filologia” assieme a
Franco Manni, raffinatissimo esegeta dell’opera di Tolkien. La parola poi passerà a
Christopher Garbowski che analizzerà la filosofia e teologia tolkieniana attorno al tema della morte. Nel pomeriggio si inizia alle 15 con un faccia a faccia tra
Andrea Monda e
Wu Ming 4 a partire dalla domanda “
Tolkien pensatore cattolico?” per passare poi all’ascolto della Flieger sul tema “
la filosofia tolkieniana del tempo e del lunguaggio”. Conclusione con un dibattito tra i relatori aperto ovviamente alle domande del pubblico.
Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito
www.istitutotomistico.it e
www.jrrtolkien.it
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