mercoledì 12 gennaio 2011

Tolkien: il Ritorno di Beorhtnoth

Probabilmente non avrà in Italia (come non ha mai avuto finora) il rutilante successo transmediale de Il Signore degli Anelli, ma la pubblicazione di questo testo di Tolkien – metà dialogo teatrale, metà disquisizione filologico-letteraria – dimostra , se ce ne fosse bisogno e purtroppo ce n’è, che anche da noi finalmente il più grande scrittore di fantasy moderno viene comunicato e si spera recepito anche come narratore versatile, di interessi vasti e variegati e di più registri, un “autore” nel senso classico del termine e che merita pertanto un’edizione come questa dell’editore Bompiani che è un gioiello per i cultori e un’occasione da cogliere al volo per gli appassionati.

Ma cos’è “Il Ritorno di Beorhtnoth figlio di Beorhthelm”? Il lettore italiano in realtà lo ha già trovato in coda al volume Albero e Foglia edito da Rusconi nel 1983 e che riportava il testo assieme al celebre saggio “Sulle fiabe” e altre opere notevolissime ancorché ritenute minori come “Fabbro di Wooton Major” e lo splendido “Foglia di Niggle”. Ma si trattava, appunto, di un’edizione miscellanea mentre questo volumetto è assolutamente autonomo e come dicevamo magnificamente curato.

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