sabato 22 settembre 2007

Martin Freeman come Hobbit?

Le cose, sul fronte Hobbit, sembrano muoversi ormai da qualche tempo e il fatto che molti degli attori del Signore degli Anelli non facciano che rilasciare dichiarazioni a riguardo ne è la prova. Joblo riporta le parole di Cate Blanchett, che nel film non dovrebbe neanche esserci. L'attrice ricorda con sguardo sognante gli anni in cui ha girato il Signore degli Anelli, e sostiene che tornerebbe nello Hobbit solo se Peter Jackson fosse il regista. In realtà è il contrario: Galadriel, il personaggio della Blanchett, ci sarebbe soltanto se Jackson fosse al timone, perché nei suoi progetti i film saranno due: uno tratto dallo Hobbit (nel quale l'elfa non appare) e uno dalle appendici del Signore degli Anelli (dove invece appare).

La parola passa poi a Viggo Mortensen, che non crede di apparire nel film: "Sembra che non ci sarà posto per me nello Hobbit. Tutti quelli che amano Tolkien o la trilogia di Jackson aspettano di vedere cosa accadrà, ma non credo che io c'entrerò più di tanto."
La storia di Aragorn e Arwen, infatti, è presente nelle appendici ma è stata anticipata da Jackson nel Signore degli Anelli. Tuttavia Mortensen sostiene che "E' praticamente ovvio che Peter Jackson è l'unica persona in grado di dirigerlo. Se faranno il film spero sia lui il regista."

Nel frattempo Martin Freeman, protagonista della Guida Galattica per Autostoppisti, ha spiegato a MTV di essere stato in contatto con Jackson per un ruolo in Amabili Resti, il suo nuovo film. Dopo essersi incontrati, il regista gli ha comunicato di non essere interessato a lui per il film. A questo punto MTV ha notato in Freeman una certa rassomiglianza con Bilbo...
“Peter Jackson mi ha chiamato” rivela Freeman, aggiungendo che non si trattava dello Hobbit. "Mi ha appena detto che non mi vuole per Amabili Resti. Però è stato bello incontrarlo."
E se gli offrisse lo Hobbit? "Di sicuro accetterei!"

Ovviamente è uno scherzo, peraltro chi non sarebbe interessato a interpretare Bilbo Baggins?

La notizia più importante, tuttavia, ve la diamo alla fine. Peter Jackson ha vinto il primo round della sua battaglia legale con la New Line - quella battaglia che ha interrotto i loro rapporti e ora mette in forse la produzione dello Hobbit.

Stuff.co.nz infatti spiega che un giudice ha multato la New Line di 125mila dollari per non aver fornito la documentazione finanziaria richiesta dalla corte per discutere del caso. Ora Jackson e i suoi avvocati potrebbero avere il permesso di ispezionare personalmente tutti i file dello studio se la New Line non fornirà gli audit richiesti entro tre settimane. Inoltre dovrà assumere un consulente esterno per gestire i documenti elettronici (come e-mail) coinvolti nella diatriba.

Ricordiamo che l'intera faccenda nacque due anni fa quando la New Line venne denunciata da Jackson per non avergli pagato le percentuali dovute sulla vendita di DVD e merchandise del primo episodio del Signore degli Anelli, la Compagnia dell'Anello. Pare che il regista (e la sua casa di produzione) abbiano ricevuto solo cento milioni di dollari per tutti e tre i film, e siccome la trilogia ha superato i quattro miliardi in incassi complessivi la cosa non quadra.

Sembra quindi che le cose si mettano bene per Jackson - e male, molto male per la New Line, che quest'anno sta anche affrontando parecchie debacle al botteghino internazionale. Vedremo come si evolverà la cosa, può anche darsi che lo studio finisca per vendere i propri diritti sullo Hobbit alla MGM prima che scadano definitivamente nel 2009 (e tornino a Saul Zaentz)...

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